Forme di manifestazione del reato
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Il reato può presentarsi in "forme diverse". La più semplice è (e, si potrebbe dire, prototipica) costituita dalla consumazione da parte di un singolo autore: in questo caso il soggetto realizza da solo e compiutamente la fattispecie incriminatrice (ad esempio, cagiona la morte di un uomo), in assenza di cause dei giustificazione e con la colpevolezza necessaria a fondare la responsabilità. Il reato può tuttavia manifestarsi in forme diverse che attengono:
- alla sua gravità, per la presenza di circostanze attenuanti o aggravanti, che, attribuendo rilevanza ad elementi diversi od ulteriori rispetto a quelli costitutivi, incidono sul livello (quantitativo) della responsabilità,
- Così, ad esempio, l'omicidio può essere commesso in risposta ad una provocazione: ricorre in tal caso l'attenuante dell'art. 62, n. 2 c.p.; o per motivi futili: ricorre in tal caso l'aggravante dell'art. 61 n. 1 c.p.
- al grado della sua realizzazione, quando la condotta del reo non abbia realizzatocompiutamente la fattispecie incriminatrice di parte speciale, ma si sia risolta infatti chedeterminano il pericolo di tale realizzazione, e cioè nel tentativo di commettere il reato.
- Si pensi ad esempio, a Tizio che spara a Caio per ucciderlo, ma Caio resta solo ferito.
- il numero delle persone intervenute nella commissione del reato, quando il soggetto non abbia agito da solo, ma in concorso di persone, e cioè avvalendosi del contributo di altri soggetti.
- Ad esempio, Tizio fornisce a Caio l'arma per uccidere Sempronio: Tizio e Caio concorrono nell'omicidio.
In riferimento a queste forme di manifestazione si distingue perciò il reato:
- reato semplice dal reato circostanziato;
- reato consumato dal reato (rectius: delitto) tentato;
- reato monosoggettivo dal concorso di persone nel reato.