Zonizzazione: gradi di tutela nella Riserva naturale delle Bocche
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La riserva naturale delle Bocche di Bonifacio (in francese réserve naturelle des Bouches de Bonifacio, in corso riserva naturale di i Bucchi di Bunifaziu), classificata come “Area specialmente protetta di interesse mediterraneo”, comprende tre zone:
“Zone di protezione rinforzata” (contrassegnate nelle carta della Riserva dal colore verde), dove ci sono alcuni limiti per la
caccia e la pesca;
“Zone più estesa” (contrassegnate e nelle carta della Riserva dal colore celeste), che comporta l’applicazione delle sole
regole generali;
“Zone di non prelievo” (contrassegnate nelle carta della Riserva dal colore rosso), in qualche modo assimilabili alle nostre
Zone A (zona integrale) .
Riserva naturale delle Bocche di Bonifacio
Nelle Zone a protezione rinforzata (circa 12.000 ettari) sono vietate la caccia e la pesca subacquea.
Lo sbarco di persone è consentito solo nell’Arcipelago di Lavezzi (Lavezzu, isolotto della Piramide e Piana). La circolazione delle persone è consentita solo sui sentieri segnati.
- Sugli isolotti sono vietati i cani e il campeggio è proibito.
- La pesca sportiva ricreativa è autorizzata dalle unità da diporto con i palangresi, la traina o la canna da lancio.
- L’immersione subacquea è consentita.
- La circolazione marittima, l’approdo e l’ancoraggio sono consentiti, ma possono essere regolamentati dal Prefetto Marittimo, sentito il comitato consultivo.
Nelle Zone di non prelievo (1200 ettari) sono vietate tutte le forme di caccia e di pesca e di immersione subacquea;
sono invece consentite la balneazione e l’apnea.