Generale di Porto Ispettore Francesco MAZZINGHI
Il Generale di Porto Ispettore Francesco Mazzinghi, nato a Livorno il 18 dicembre 1852, compie l’anno di volontariato nel 1871-72 alle dipendenze del 27° distretto del Regio Esercito, nella sede genovese del Segretariato Generale dell’Ufficio Operazioni Militari, con il grado di caporale. Entra, nel 1874, a far parte del Corpo delle Capitanerie di Porto, fondato da poco con il R.D. n. 2438 del 1865, tramite concorso pubblico, con il grado di Applicato di Porto di 2^classe. Viene destinato nelle sedi di Livorno e Genova. Qui incontra la sua futura moglie, Maria Caterina Bersani, sposata nel 1876, Da quest’ultima sede viene trasferito a Meta di Sorrento, dove farà la sua prima esperienza di comando, con il grado appena conseguito di Ufficiale di Porto di 3^classe. Ritorna a Livorno il 1 gennaio 1882. Lascerà di nuovo la sua città solo nel 1891, dopo esser stato promosso ad Ufficiale di Porto di 1^classe, chiamato a Genova e poi a La Spezia. Dal 1899 viene impiegato presso la Divisione Porti e Spiagge del Ministero della Marina Mercantile a Roma. Viene destinato successivamente a Bari nel 1905 con il grado di Capitano di porto di 2^ classe. Con la promozione a scelta al grado di Capitano di porto di 1^Classe rientra nella sede di Livorno. Nel 1910 prende il Comando del Corpo delle Capitanerie di porto, con il grado di Generale di Porto Ispettore, divenendo il primo Comandante Generale del Corpo, che proprio in quell’anno con il R.D. n 857 vedeva sancita la nascita dell’Ispettorato Generale, con sede a Roma. Francesco Mazzinghi traghetta il Corpo durante i difficili anni a cavallo della Prima Guerra Mondiale, anni in cui le Capitanerie partecipano con i loro uomini e mezzi allo sbarco in Africa nel conflitto Italo-Turco del 1911 e successivamente si ritrovano a fronteggiare la Grande Guerra Mondiale, aiutando la Marina Militare nella mobilitazione del personale militare, nella difesa delle coste e nella requisizione di naviglio mercantile per fini bellici. Mazzinghi era al comando del Corpo durante l’opera di salvataggio dell’esercito serbo, bell’esempio di solerzia e dedizione alla nobile causa della salvaguardia della vita umana in mare. Nel 1919 viene riconosciuta la militarizzazione del Corpo, contemporaneamente quasi all’uscita di scena di Francesco Mazzinghi, colpito dai limiti di età. Nel periodo dell’occupazione militare della Venezia Giulia sarà richiamato a presiedere il Governo Marittimo di Trieste, istituzione cui era devoluto il governo di tutte le faccende marittime del litorale austriaco, poi scomparsa per l’assorbimento di questa nelle subentranti istituzioni italiane.
Medaglie, decorazioni e riconoscenze
- Corona di Prussia di 3^ classe nel 1905.
- Medaglia commemorativa nazionale della guerra 15 -18.
- Croce al merito di guerra, con la seguente motivazione: Con chiara intelligenza e grande attività diresse durante tutta la guerra l’importante servizio delle capitanerie di porto recandosi in luoghi della costiera adriatica mentre erano sottoposti ad offesa dal mare e dal cielo, dando prova di elevato spirito di energia e noncuranza dei rischi
- Medaglia a ricordo dell’Unità Nazionale.
- Medaglia interalleata della Vittoria.
- Cavaliere di Gran Croce decorato del Gran cordone dell’Ordine di SS. Maurizio e Lazzaro
- Commendatore dell’Ordine Generale della Stella d’Italia con sovrano motu proprio.
Muore a Roma il 12 Gennaio 1938.
Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 1910 al 30/04/1919
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