Draga idraulica: tipologia
La «Vongolara» è l’attrezzo usato per la cattura delle vongole. In passato si usava la vongolara a mano che consisteva in un grosso rastrello con un lunghissimo manico. La vongolara era tirata lentamente recuperando l’ancora e con il manico si cercava di agitare il rastrello in modo che si scaricasse la maggior quantità possibile di sabbia. Ora si usa la vongolara con getto d’acqua all’interno dell’attrezzo.
Le dimensioni dell’attrezzo sono aumentate, il manico è scomparso, il salpamento è meccanico: in generale le catture sono molto più alte e con minor fatica.
- L’attrezzo è soggetto alle seguenti limitazioni (D.M. 22/12/2000):
- la distanza tra i tondini metallici della parte inferiore della gabbia non deve essere inferiore ai 12 mm. (con tolleranza di 1 mm);
- sono ammesse, in sostituzione dei tondini, reti metalliche (=setacci) a maglia quadrata aventi il lato non inferiore a 17 mm. oppure a maglia rettangolare con i lati rispettivamente di 12 e 25 mm. oppure a lamiera perforata aventi fori di diametro non inferiore a 21 mm ed il rapporto pieni/vuoti inferiore a 1/2;
- il prodotto raccolto dalla vongolara deve essere separato con setacci aventi grigliati con le stesse caratteristiche della gabbia di cui sopra. Nella misura della distanza tra i tondini (12 mm.) è consentita una tolleranza di 1 mm.
A seconda del tipo di pesca, sia la draga (parte inferiore) che i setacci (se ammessi) possono essere di tipo A, B o C (come rappresentato in figura).
Griglia a maglia quadra con lato di 17 mm. Setaccio (Griglia del tipo C)
La «Cannellara» è molto simile alla vongolara, ha però un potere di penetrazione nel fondo marino superiore.
Ciò è necessario per catturare convenientemente i “cannelli”.
Non è ammesso l’uso di vibrovagli (=setacci): il pescato deve essere selezionato a mano.
Tutto il resto va ributtato in mare ad eccezione dei vermi marini (BIBI).
- L’attrezzo è soggetto alle seguenti limitazioni (D.M. 22/12/2000):
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la distanza tra i tondini metallici della parte inferiore della gabbia non deve essere inferiore ai 7 mm.
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non sono ammessi grigliati in sostituzione dei tondini;
- non è consentito l’uso e la detenzione del setaccio, per cui la cernita viene effettuata manualmente.
La «Fasolara» è usata infine per la cattura dei fasolari (Callista chione). E’ ammesso l’uso del vibrovaglio.
- L’attrezzo è soggetto alle seguenti limitazioni (D.M. 22/12/2000):
- la distanza tra i tondini metallici della parte inferiore della gabbia non deve essere inferiore ai 25 mm.
- non sono ammessi grigliati in sostituzione dei tondini;
- è consentito l’uso e la detenzione del setaccio, per la cernita del pescato.
La flotta italiana conta all’incirca 835 unità equipaggiate con “draga idraulica”, che rimane l'attrezzo più usato per la pesca dei molluschi in Italia, in particolar modo in Alto e Medio Adriatico, dove si contano 784 unità operative, per la pesca di vongole, longoni e fasolari e nel litorale campano e laziale, dove operano non più di 60 turbosoffianti per la cattura dei cannolicchi.
Sistema draga idraulica